Medico superficiale: posso esperire un’azione legale?

Certamente. La legge prevede che il professionista utilizzi nel proprio lavoro una diligenza commisurata alla natura dell'attività svolta e, nel caso di un sanitario, si richiede che lo stesso adoperi nel proprio agire prudenza, diligenza e perizia particolari, in considerazione dei beni fondamentali che vengono sottoposti alla sua attenzione. Tra l’altro, in caso di affermata imprudenza, non trova neppure applicazione l’art. 2236 c.c., il quale prescrive una forma di limitazione della severità di giudizio. In particolare, la Cassazione ritiene che "la limitazione della responsabilità professionale del medico ai soli casi di dolo o colpa grave a norma dell'art. 2236 c.c. si applica nelle [...]

2019-02-18T13:16:40+00:00Febbraio 18th, 2019||

Vendita con riserva di gradimento e vendita a prova: cosa sono?

La vendita di beni mobili può essere realizzata con riserva di gradimento (art. 1520 c.c.): in tal caso la vendita si perfeziona nel momento in cui il compratore comunica al venditore il suo gradimento in relazione al bene compravenduto. Le parti possono stabilire un termine per la comunicazione del gradimento, mentre, in caso contrario, verrà stabilito secondo gli usi. Ora, nel caso in cui la cosa si trovi presso il compratore e questi non si pronunci nel termine stabilito, la legge considererà come espresso il gradimento. La vendita di beni mobili può essere fatta anche a prova: la vendita, in tal caso, è [...]

2019-02-18T13:17:05+00:00Febbraio 18th, 2019||

Balconi aggettanti e distanze legali

L’art. 9 del D.M. n. 1444/1968, il quale prescrive la distanza minima di 10 metri lineari tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti, ha natura di norma di ordine pubblico. Tuttavia il balcone aggettante può essere ricompreso nel computo della predetta distanza solo nel caso in cui una norma di piano particolareggiato lo preveda. In termini generali e relativamente alle distanze, mentre rientrano nella categoria degli sporti, non computabili ai fini delle distanze, soltanto quegli elementi con funzione meramente ornamentale, di rifinitura od accessoria, come le mensole, le lesene, i cornicioni, le canalizzazioni di gronda e simili, costituiscono corpi di fabbrica, [...]

2019-02-18T13:08:51+00:00Febbraio 18th, 2019||

Assenza del genitore: il figlio ha diritto al risarcimento del danno?

La domanda prende spunto da una serie di nuove pronunce di legittimità secondo le quali l’assenza di un genitore nella vita del figlio genera ripercussioni negative, tra cui scompensi affettivi e privazione di sostegno psicologico e guida, oltre ad inevitabili ricadute nella sfera della vita di relazione. Pertanto, il danno, in mancanza di prova contraria, deve ritenersi sussistente e deve essere liquidato secondo il criterio equitativo, ai sensi degli articoli 1226 e 2056 c.c.. Inoltre, ritenuto che il diritto di ogni minore a crescere in seno alla propria famiglia e ad essere educato da entrambi i genitori in modo conveniente sono due diritti assoluti, [...]

2019-02-18T13:08:10+00:00Febbraio 18th, 2019|, |

Viaggio “tutto compreso”: il contratto deve avere la forma scritta?

Certamente! Difatti l'art. 85 del Codice del Consumo recita testualmente: “Il contratto di vendita di pacchetti turistici è redatto in forma scritta in termini chiari e precisi. Al consumatore deve essere rilasciata una copia del contratto stipulato, sottoscritto o timbrato dall'organizzatore o venditore”. Purtuttavia, se più persone intendono effettuare, negli stessi giorni, una vacanza insieme, raggiungendo la stessa località e pernottando negli stessi alberghi, non concludono tanti contratti distinti, ma un unico contratto; nella specie, le parti acquistano un unico pacchetto turistico, relativo a più persone, così che deve escludersi che ogni partecipante al viaggio debba apporre la propria sottoscrizione [...]

2019-02-18T13:17:36+00:00Febbraio 18th, 2019||

Licenziamento: quali sono i casi in cui è vietato?

Il licenziamento da parte del datore di lavoro è effettivamente non consentito in determinate fattispecie. Ad esempio, in caso di matrimonio della lavoratrice, il licenziamento non sarà mai consentito nel periodo intercorrente dal giorno della richiesta delle pubblicazioni fino ad un anno dopo la celebrazione del matrimonio; durante tale periodo sono altresì nulle le dimissioni della lavoratrice, salvo che siano personalmente confermate davanti la Direzione Provinciale del lavoro. Sempre in merito alla lavoratrice, l’inibizione al licenziamento opera anche dall'inizio della gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino. Analogamente è nullo il licenziamento del lavoratore basato sulla domanda o sulla [...]

2019-02-18T13:17:58+00:00Febbraio 18th, 2019||

Regime patrimoniale: qual’è se i coniugi nulla hanno disposto?

In costanza di matrimonio, salvo diverso accordo tra i coniugi, il regime patrimoniale stabilito dalla legge è quello della comunione legale dei beni. Tuttavia, il regime della comunione legale, per volontà concorde degli sposi, può essere opportunamente derogato al momento della celebrazione del matrimonio, con conseguente annotazione a margine dello stato civile che i coniugi hanno scelto il regime della separazione patrimoniale. Una scelta analoga può essere fatta anche successivamente alla celebrazione del matrimonio, con atto avente la forma di atto pubblico (redatto cioè dinanzi ad un notaio). Fanno parte della comunione tutti quei beni che sono stati acquistati congiuntamente o separatamente [...]

2019-02-18T13:06:16+00:00Febbraio 18th, 2019||

Cosa sono gli standard urbanistici?

Gli standard urbanistici sono regolati dal D.M. n. 1444/1968 e rappresentano la misura degli spazi pubblici, ossia gli spazi minimi che devono essere garantiti a ogni cittadino. Per le attrezzature d’interesse locale, o di quartiere, il D.M. stabilisce che ogni cittadino ha diritto ad un minimo di 18 mq di spazio pubblico (9 mq di parchi pubblici, 4,5 mq di aree per l’istruzione, 2,5 mq di aree di parcheggio extra pertinenziale, 2 mq di aree adibite ad attrezzature di uso comune.

2019-02-18T13:05:12+00:00Febbraio 18th, 2019||

Volumi tecnici e vani tecnologici: quale è la differenza?

I volumi tecnici sono quei manufatti destinati ad ospitare impianti aventi un rapporto di strumentalità necessaria con l'utilizzazione dell'immobile (ossia, ad esempio, gli impianti idrici, gli impianti termici, gli ascensori e i macchinari in genere), nel mentre non possono rientrare in tale nozione i volumi che assolvano ad una funzione diversa, sia pur necessaria al godimento dell'edificio stesso e delle sue singole porzioni di proprietà individuale (cfr. sul punto, ad es., Cons. Stato, Sez. V, 4 marzo 2008 n. 918 e, più recentemente, anche Cons. Stato, Sez. IV, 8 febbraio 2011 n. 812) (C.d.S. 8 gennaio 2013 n. 32). Diverso discorso [...]

2019-02-18T13:04:32+00:00Febbraio 18th, 2019||

Cosa fare quando il vicino realizza un abuso edilizio?

La giurisprudenza amministrativa ha più volte precisato che la strada percorribile da parte del cittadino che voglia denunciare un abuso edilizio perpetrato da parte del vicino sia duplice, ovverosia o agire giudizialmente o attivare il potere amministrativo. In altri termini, nella materia in esame vige un sistema di doppia tutela per i soggetti che subiscono le conseguenze dell’attività edilizia altrui: 1) diretta, se viene promosso un ricorso giurisdizionale per ottenere l’annullamento del titolo edilizio ritenuto illegittimo; 2) indiretta, se i terzi preferiscono attivare il potere di autotutela dell’amministrazione, proteggendo i propri diritti nei limiti delle valutazioni sull’interesse pubblico svolte dagli [...]

2019-02-18T13:04:06+00:00Febbraio 18th, 2019||

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