La responsabilità amministrativa degli enti, regolamentata dal Decreto Legislativo n. 231 del 2001, costituisce un ambito giuridico cruciale che richiede l’adozione di un Modello Organizzativo (MOG) efficace. Le recenti sentenze emesse dalla Corte di Cassazione forniscono chiarezza su come questo MOG debba non solo essere adottato ma anche reso operativo e idoneo a prevenire il reato presupposto affinché si possa beneficiare di una riduzione delle sanzioni.
La Riduzione delle Sanzioni in Contesto Ambientale
Nella fattispecie relativa a reati ambientali, la Corte di Cassazione, Sezione 3 Penale, con la Sentenza del 12 dicembre 2023, n. 49306, ha stabilito che la riduzione delle sanzioni, prevista dall’articolo 12, comma 2, lettera b) del D.lgs. n. 231 del 2001, è subordinata a condizioni ben precise. La norma prevede una riduzione da un terzo alla metà delle sanzioni se, successivamente all’illecito, è stato adottato e reso operativo un MOG idoneo a prevenire il reato presupposto. È cruciale sottolineare che la mera adozione del MOG non è sufficiente per ottenere questa attenuante; è richiesto che il modello sia effettivamente reso operativo e che dimostri idoneità nella prevenzione di reati della stessa specie.
Il giudice deve svolgere un’analisi accurata, basata su fatti concreti, per valutare se il MOG soddisfi i requisiti richiesti dalla norma. Questa decisione, pertanto, non è automatica e richiede una valutazione dettagliata della conformità del modello organizzativo con le disposizioni della legge e della sua efficacia nell’impedire futuri reati.
Insufficienza della Mera Nomina di un Organismo di Vigilanza
Un’altra sentenza significativa, emessa dalla Corte di Cassazione, Sezione 4 Penale, il 7 ottobre 2022, n. 38025, ha sottolineato che, ai fini del riconoscimento dell’attenuante prevista dall’articolo 12, comma 2, lettera b) del decreto 231 del 2001, non è sufficiente la tempestiva adozione di un idoneo modello di organizzazione e la mera nomina di un organismo di vigilanza. La Corte ha chiarito che il MOG deve essere effettivamente reso operativo dall’ente, evidenziando l’importanza non solo della sua creazione ma anche della sua implementazione pratica.
Conclusioni
In conclusione, la responsabilità 231 impone alle persone giuridiche di adottare non solo modelli organizzativi efficaci ma anche di garantirne l’operatività concreta. La riduzione delle sanzioni è legata direttamente a questa efficacia, e le recenti pronunce della Corte di Cassazione offrono un orientamento chiaro su come il sistema giudiziario valuterà attentamente l’adeguatezza e l’efficacia dei MOG nell’ambito della responsabilità amministrativa degli enti.
COMPLIANCE E MODELLI ORGANIZZATIVI EX D.LGS 231/01
L’Avv. Di Giacinto è Partner del Sole 24 Ore in relazione alla materia della Compliace Aziendale e in riferimento alla gestione dei Modelli Organizzativi ex D.lgs 231/01. L’esperienza in materia consente di offrire alle aziende sia pubbliche e sia private un valido supporto in ogni fase, sia per la realizzazione del modello e sia per la gestione dei vari momenti aziendali con il ruolo di O.d.v. Il Modello 231 è un documento che descrive una serie di procedure aziendali volte a garantire la prevenzione della commissione di reati, per cui l’azienda potrebbe essere ritenuta responsabile, nell’adempimento di tutte le mansioni previste durante lo svolgimento della propria attività lavorativa.