La Corte di Cassazione con la sentenza n. 3927 del 13.2.2024, ha confermato il licenziamento per giusta causa di un lavoratore (chef) a seguito di violazioni igieniche rilevate in un’ispezione. Le violazioni riguardavano il congelamento abusivo di alimenti, alcuni privi anche di idonea copertura e trovati in cattivo stato di conservazione.
La Corte di Cassazione ha sottolineato la gravità delle violazioni, in particolare il rischio per la salute pubblica e il rilievo penale della condotta. Il lavoratore aveva contestato il licenziamento, sostenendo la lievità dell’infrazione e presentando argomenti come l’assenza di precedenti disciplinari e la natura contravvenzionale del reato contestato al datore di lavoro.
La Corte di Cassazione ha respinto i motivi del ricorso, sottolineando ed evidenziando che la gravità della condotta, in relazione alla tutela della salute pubblica, giustifica il licenziamento e che la natura contravvenzionale del reato non esclude la possibilità di sanzioni disciplinari.