L’Italia, dopo anni di proroghe e tentennamenti dovrà “aprire le porte” a un sistema di gestione delle concessioni fondato su un principio di concorrenza, di libertà e di pari opportunità. Saranno infatti bandite gare pubbliche di “respiro” europeo. 20.000 concessioni in 8.000 km di coste.
La domanda però sorge spontanea…..cosa si farà per gli abusi?
Tutti sappiamo che sono “molti” gli stabilimenti balneari che presentano delle irregolarità. Non sto parlando dei “palazzinari” del mare, ma parlo di piccole irregolarità: tettoie, coperture, verande, chiusure.
Opere fatte spesso in buona fede, senza la consapevolezza di commettere un abuso, ma che di fatto lo sono.
Speso si tratta di abusi realizzati in aree sottoposte a vincoli paesaggistici e naturali e che per lo più non si limitano a mere irregolarità amministrative (non sanabili) ma sfociano in veri e propri reati penali.
Appare strano che tutti si preoccupino delle gare, dei bandi e delle procedure di evidenza, ma che nessuno, invece (sia il privato/ditta e sia il Comune) si preoccupi di come “gestire” questi abusi.
Impensabile che in Comune metta a gara beni che presentano abusi edilizi.
Pertanto, il mio consiglio, è quello di procedere da parte del Comune alla verifica dello stato di fatto (previa informativa ai gestori), procedere alla rimozione degli abusi e solo a quel punto procedere alla pubblicazione dei bandi.
Lo studio Legale Di Giacinto, offre consulenza legale e amministrativa in materia di concessioni balneari (aree demaniali) con particolare riferimento alle aste e alle gare che saranno attivate e bandite nei prossimi mesi. La consulenza viene prestata sia in favore dei privati (ditte, associazioni, cooperative ecc…) e sia in favore delle pubbliche amministrazioni concedenti. Lo studio effettuate verifiche ante e post procedura, anche sotto il profilo urbanistico/edilizio/paesaggistico.
Aste Balneari
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QUADRO GENERALE
20.000 concessioni in 8.000 km di coste